I nostri primi e i nostri prossimi 70 anni

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“Guardiamo al futuro con la stessa determinazione con cui in tutti questi anni abbiamo creato prodotti innovativi e di alta qualità, che il mercato ha tanto dimostrato di apprezzare. Crediamo che sia il modo migliore per celebrare i nostri primi 70 anni.”
Con queste parole Alessandro Fenzi, Amministratore Delegato del gruppo, rende omaggio all’azienda di famiglia che nel giugno di questo 2011 compie settant’anni. Una testimonianza diretta dell’impegno di responsabilità che caratterizza una guida familiare giunta in piena forma alla terza generazione.

Dal 1941, anno della sua fondazione, la società Fenzi ha compiuto notevolissimi passi in avanti, riuscendo ad accreditarsi nel tempo e a livello mondiale come l’interlocutore più affidabile nel settore della chimica per la seconda lavorazione del vetro piano. E’ proprio questa costante ed esclusiva focalizzazione che le ha consentito di sviluppare conoscenze, abilità operative e capacità tecnologiche indispensabili per diventare un punto di riferimento obbligato per tutti gli operatori del settore. E’ un know-how accumulato in 70 anni di lavoro a strettissimo contatto col mercato, iniziato con le vernici per specchi e proseguito, sull’onda del successo e delle tecnologie sviluppate con questa prima tipologia di prodotto, con le vernici decorative e quindi con i sigillanti per sistemi vetrocamera. La vicinanza ai clienti e alle loro molteplici e variegate necessità è stata ed è tuttora una salutare ginnastica mentale ed operativa per Fenzi: da qui infatti prende vigore quell’incessante stimolo all’innovazione che porta a concepire, spesso in anticipo sulle richieste stesse del mercato, prodotti sempre più avanzati e funzionali.

Il mix vincente su cui oggi può contare il gruppo Fenzi nel suo complesso è costituito dal continuo aggiornamento di prodotto grazie a importanti investimenti in ricerca e sviluppo, dall’alta qualità delle materie prime, da processi di produzione studiati fin nei minimi dettagli e da un’attenzione particolare per i servizi al cliente. Ecco perché è diventato un partner affidabile per tutto il mondo del vetro.

“Per chi come noi ha scelto un settore di mercato altamente specializzato, la copertura dei mercati globali è una necessità imprescindibile”: anche questo è un leitmotiv tramandato di generazione in generazione che oggi si traduce in una presenza internazionale sempre più estesa. L’espansione in America del Nord, in America del Sud e in Australia si consolida tra gli anni 60 e 70, mentre a partire dagli anni ’80, quindi in netto anticipo rispetto alla concorrenza, vero pioniere delle esportazioni in Cina tra gli imprenditori del vetro, Fenzi inizia l’esportazione delle vernici Duralux concentrandosi sulle grandi città industriali come Pechino, Schenzhen e Shanghai. Il rapido processo di industrializzazione del Paese porta con sé la necessità di una maggiore copertura distributiva e di una maggiore capacità produttiva: nasce così nel 2006 Fenzi China Paints and Sealants Company Limited, una società del gruppo che lavora e produce con la medesima vocazione alla qualità della società madre, ma che è espressione diretta del territorio che la ospita e che si avvale in pieno delle collaborazioni e delle maestranze locali. Progressivamente la produzione si allarga agli altri prodotti della gamma Fenzi, completando nel tempo e secondo le necessità locali l’intera offerta.

L’ultima evoluzione in termini di tempo è la nascita delle due società OOO Fenzi e OOO Alu-Pro, con stabilimento produttivo a Lipetsk, a 500 chilometri da Mosca. Uniche aziende italiane del settore ad avere in loco anche la produzione, lavorano già a pieno regime dopo appena due anni dall’inizio dei lavori. Anche in questo caso il processo è stato costante e progressivo: iniziata nel 1998 l’esportazione prodotti per il vetro isolante, sia Fenzi che la società collegata Alu-Pro sono diventate in breve leader di mercato nel mercato dei sigillanti polisulfurici e dei profili di alluminio. La necessità di presidiare il mercato ha portato ben presto alla decisione di avviare la produzione in loco, offrendo così ai produttori russi di vetrate isolanti di poter contare sulla pronta disponibilità di prodotti con le stesse caratteristiche qualitative cui erano abituati.

La presenza internazinale è ulteriormente rafforzata dalla capillarità del network Glass Alliance: lo costituiscono le tre aziende Fenzi, Alu-Pro e Rolltech che, grazie a 9 stabilimenti (centri produttivi e poli commerciali) dislocati nel mondo, riescono a fornire tutto quanto serve alla produzione di vetrate isolanti ai produttori dei cinque continenti.
 

La parola ai protagonisti: Dino Fenzi, Presidente del gruppo Fenzi

Presente in tutto il mondo, Fenzi ha anticipato con lungimiranza lo sviluppo di nuovi mercati.
Come è nata la scelta prima di entrare nel mercato asiatico e poi di produrre direttamente in Cina?

Tutto è cominciato nel 1967, quando partecipammo a Parigi alle Journées Internationales de l’Equipement de Miroiterie: era la prima fiera internazionale del settore, solo successivamente sono nate Glasstech a Dusseldorf, Vitrum a Milano, e tutte le altre. In quella occasione sono stati avviati i primi contatti e si è cominciato a creare una prima rete di clienti. Verso il 1974 a Hong Kong è iniziata la produzione di specchi a livello industriale e dal 1988 la Cina ha acquistato le prime macchine per la lavorazione del vetro. L’evoluzione industriale ha proceduto per tappe, e così di pari passo è nato e cresciuto il mercato asiatico come lo conosciamo oggi.
Ma allora era diverso: Fenzi in quelle terre lontane è partita da zero, dal nulla ha dovuto costruirsi i propri rapporti commerciali. Forte di questo ha seguito gli sviluppi di quel mercato fino a decidere di produrre direttamente in loco i prodotti più richiesti, quando a partire dal 2002 ci si è resi conto che era diventato indispensabile restare vicini ai clienti."

L’azienda ha da sempre realizzato prodotti d’avanguardia, cercando anche nuovi campi di applicazione, come la green economy. Ci può fare un primo bilancio dei primi anni di attività di Fenzi Solar Coatings?

La Green Economy è una grande opportunità per il futuro, anche se i tempi sono lunghissimi e i costi sono elevatissimi. Si sono registrati significativi rallentamenti in Europa come conseguenza della crisi, proprio per la mancanza o la diminuzione dei finanziamenti. Ma indubbiamente la strada è aperta, e le grandi tragedie come quella giapponese sono uno stimolo ulteriore per continuare nella ricerca per lo sfruttamento delle fonti energetiche pulite.
Fenzi Solar Coatings dal canto suo è più che soddisfatta e procede con gli investimenti in questo particolare settore.

Vede nuovi sviluppi per il gruppo nell’energia solare?

Fenzi Solar Coatings è particolarmente coinvolta nello sviluppo della tecnologia CSP (Concentration Solar Power) in cui gli specchi, nelle diverse tipologie, sono lo strumento principale per catturare l’energia solare. Gli ultimi sviluppi hanno fatto segnare significativi passi in avanti nella resa finale del sistema, perché tutta la filiera sta rapidamente progredendo nella ottimizzazione delle singole componenti.
Ci sono molti progetti in tutto il mondo, ma come si diceva prima gli investimenti richiesti sono molto elevati e spesso non mancano difficoltà anche di tipo geopolitico. Oggi sono soprattutto USA e Cina ad avere le maggiori potenzialità. E’ comunque un settore in pieno sviluppo, e Fenzi come sempre è pronta a dare il proprio contributo tecnologico e strategico.

La parola ai protagonisti:

Alessandro Fenzi, Amministratore Delegato del gruppo Fenzi


Esistono delle innovazioni tecnologiche particolari che grazie a Fenzi hanno contribuito allo sviluppo del settore?

In tutti i settori del comparto del vetro in cui si è trovata ad operare, Fenzi ha raggiunto una posizione di predominanza. Questo ha fatto si che l’integrazione fosse totale: le crescenti esigenze degli operatori hanno richiesto soluzioni sempre innovative per essere adeguate alle richieste, che a loro volta hanno generato nuove aspettative e dunque nuovi stimoli all’innovazione. E’ un circolo virtuoso che favorisce lo sviluppo tecnologico e che porta vantaggi reciproci. Tanto per fare un esempio, oggi la produzione di specchi nel mondo avrebbe caratteristiche ben diverse se non ci fosse stato il contributo di Fenzi.”

La sensibilità per il risparmio energetico si sta diffondendo a macchia d’olio, anche nei Paesi emergenti proprio in funzione della loro crescita economica e dell’elevato costo dei consumi energetici. Il gruppo tiene conto di questo elemento per conservare la posizione di leader mondiale nella chimica per la seconda lavorazione del vetro?

La ricerca del benessere attraverso lo sviluppo tecnologico sta prendendo piede in tutto il mondo: è diventata massima e generalizzata l’attenzione per i prodotti di qualità, in grado di assicurare le migliori prestazioni al minor costo, economico e sociale. E’ il più favorevole presupposto possibile per Fenzi, che della costante ricerca della qualità ha fatto la sua filosofia di vita.
Rientra in questo ambito anche l’attenzione per il risparmio energetico, perché migliora il comfort abitativo con un significativo taglio dei costi. La novità è che questa sensibilità non è appannaggio solo delle economie mature, ma è diventata una caratteristica anche delle nuove economie, che proprio su questo fronte tra l’altro stanno facendo progressi rapidissimi. Il vetro isolante è sempre più richiesto in paesi come la Russia, la Cina o tutto il Sudamerica, proprio là dove per scelta strategica si concentra buona parte degli investimenti di Fenzi
.”

In estrema sintesi, può indicare 4 parole chiave che possano riassumere il successo riscosso da Fenzi negli ultimi 70 anni? E quali invece potrebbero riassumere la strategia per i prossimi 70 anni?

Le quattro parole chiave sono scolpite nel nostro DNA: focalizzazione, come già descritto; internazionalità, con un processo di presenza mondiale iniziato più di 40 anni fa da veri pionieri; dedizione con spirito di sacrificio, perché simili risultati non si ottengono senza un grande attaccamento al proprio lavoro; continuità, perché dopo 70 anni l’azienda è ancora al 100% di proprietà della famiglia del fondatore ed è da essa condotta.


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