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Quando si dice che il green business è una delle grandi, grandissime opportunità dell’immediato futuro, con ogni probabilità non si esagera affatto. Così come non è azzardato pensare che le nuove modalità di produzione energetica passino anche attraverso la capillarità e lo scambio: pensiamo a piccole o medie produzioni di energia localizzate che, collegate tra loro in network, sul modello di internet moltiplichino e rendano possibile per chiunque un approvvigionamento energetico economico e a bassissimo impatto ambientale.
Tra le più recenti invenzioni c’è quella di uno speciale gel che, applicato ad una faccia interna della vetrata isolante, consente al vetro di generare 100 watt all’ora per metro quadrato di superficie. Rispetto al sistema fotovoltaico tradizionale il vantaggio sembrerebbe notevole sul fronte economico, perché l’investimento di base richiesto risulta essere più basso di oltre il 60%. L’azienda che ha messo a punto il gel ha iniziato da pochissimo la produzione e si prepara ad iniziarne la distribuzione. Sarà una rivoluzione?
Battezzata ufficialmente nel 1974 all’Università di Tokio, la nanotecnologia ha avuto sviluppi ed applicazioni impensabili trent’anni fa. I campi di utilizzo sono i più disparati e vanno dai sistemi di diagnostica medica alla cosmesi, dai tessuti per arredamento e abbigliamento all’elettronica, dalla chimica all’energia solare. Tutti i settori produttivi possono ricavare enormi benefici dall’applicazione delle tecnologie dell’infinitamente piccolo, tanto che nel 2006 il valore totale del mercato delle nanotecnologie era di 60 miliardi di dollari e si prevede una crescita altissima nei prossimi anni, sostenuta da investimenti passati dai 7,4 miliardi di dollari del 2002 agli oltre 30 di oggi. Le applicazioni al vetro stanno seguendo sia la via del miglioramento di performances conosciute (per esempio il trattamento superficiale che, eliminando ogni microporosità, ottiene risultati eccezionali in termini di idrorepellenza e resistenza a graffi e urti), sia quella del risparmio energetico e della produzione di energia: si possono ottenere infatti vernici dallo straordinario potere isolante oppure in grado di trasformare sottilissime lastre di vetro in pannelli fotovoltaici.
La nanotecnologia ha aperto strade incredibilmente interessanti da percorrere. Il viaggio è già iniziato.
Si è chiusa molto positivamente la partecipazione di Fenzi a GlassBuild America. C’era qualche preoccupazione quest’anno a Las Vegas, dovuta naturalmente alla difficilissima situazione economica che stanno vivendo gli Stati Uniti, ma alla fine tutti, visitatori ed espositori, si sono detti soddisfatti. Così come Fenzi, che ha potuto ospitare presso il proprio stand un folto pubblico: le maggiori attenzioni erano per Thiover, la più venduta gamma di sigillanti polisolfurici al mondo, prodotta direttamente a Toronto per tutto il mercato nordamericano, e per Duralux, la vernice per specchi giunta ormai alla sua terza generazione, con una nuova formulazione ecocompatibile.
E’ nato un nuovo portale che assisterà i clienti Fenzi nell’acquisto e nell’utilizzo delle vernici Aquaglass: all’indirizzo www.fenzi-aquaglass.com gli acquirenti di Aquaglass possono accedere al data base in cui sono contenute le ricette per la formulazione dei colori RAL, partendo dai 13 colori base. Il servizio è messo a disposizione attraverso la attribuzione di user name e password personalizzate.
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