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Quando si sceglie un sigillante hot-melt i fattori importanti da considerare sono le proprietà meccaniche, la semplicità di applicazione e il tasso di trasmissione del vapore acqueo (MVTR). Tuttavia, quando un sistema di vetrocamera usa distanziatori flessibili che puntano sul concetto di reverse dual seal, le priorità per i requisiti dei sigillanti variano leggermente, nel senso che l'MVTR e la facilità di applicazione diventano prioritarie rispetto alle proprietà meccaniche.
Grazie alla bassa conduttività termica e alla semplicità d’uso, i distanziatori in schiuma stanno avendo sviluppo nel settore del vetrocamera per edilizia residenziale. La realizzazione del vetro isolante si basa sul concetto di reverse dual seal. Il sistema funziona perché come elemento strutturale del sistema si utilizza un adesivo acrilico ad alte prestazioni sensibile alla pressione che si lega direttamente ad entrambe le lastre di vetro. L’adesivo garantisce una buona adesione e un'elevata resistenza alla rottura garantendo adesione immediata e tenuta a lungo termine. L’adesivo acrilico è dotato di buona stabilità agli UV e resistenza alle temperature elevate. Questa sigillatura strutturale è realizzata sul lato interno del vetrocamera ed è protetta dal sigillante secondario del vetrocamera contro il vapore acqueo sul lato esterno.
“Pertanto, a differenza del concetto convenzionale di doppia sigillatura, la sigillatura del bordo isolante è definita come Reverse Dual Seal Design, in quanto si invertono la posizione delle sigillature strutturali e della barriera vapore acqueo/gas".
Per comprendere la componente strutturale di questa definizione, abbiamo deciso di sezionare la reverse dual seal per quantificare il sostegno strutturale offerto dal sistema; si osserva che l’adesivo acrilico offre circa l’80% di supporto in più rispetto ad un tipico sigillante hot melt applicato con 6 mm di spessore. Il grafico riportato di seguito illustra le proprietà meccaniche dei principali sigillanti hot-melt per vetro isolante e li raffronta tra loro comparandoli all’adesivo acrilico offerto dal produttore di distanziatori in schiuma.
E’ chiaro che i sigillanti hot-melt non offrono molto sostegno e il successo strutturale di questo concetto risiede nelle proprietà dell'adesivo acrilico. Tuttavia, per contro, questo concetto prevede che il sigillante hot-melt agisca come unica barriera al vapore acqueo. Quanto segue è il confronto dei sigillanti hot-melt più comuni distribuiti sul mercato nordamericano.
ASTM E96/E 96M-10 Metodo A
Hotver 2000
Concorrente A
Concorrente B
Concorrente C I
0 0.5 1 1.5 2 2.5
ng/Pa.s.m2 @ 2 mm
Hotver 2000 possiede il valore di MVTR più basso, pertanto è il sigillante più adatto per il concetto di reverse dual seal. E’ corretto dire che, essendo il migliore dal punto di vista dell'MVTR, Hotver 2000 offrirà prestazioni migliori dei concorrenti anche rispetto alla ritenzione del gas. Inoltre, Hotver 2000 possiede la temperatura di applicazione più bassa (290-340 °F) mantenendo tassi di erogazione costanti e senza provocare eccessive tensioni sui componenti del macchinario che potrebbero provocare usura e rotture precoci.
I produttori di vetrocamera dovrebbero essere attenti quando considerano i prodotti realizzati con tecniche di "value engineering" poiché vi è certamente uno scotto da pagare. Sostituire materie prime ad alte prestazioni con alternative più economiche riduce sì i costi, ma anche le prestazioni, come ad esempio MVTR e ritenzione del gas, per non parlare degli effetti negativi a lungo termine sulla salute degli utilizzatori di tali prodotti e sull’ambiente. Fenzi è da sempre molto attenta a valutare le proprietà a lungo termine dei suoi prodotti, pertanto presta particolare attenzione quando si tratta di selezionare le materie prime per garantire massima longevità e il minimo impatto sull’ambiente e sulla salute di tutte le parti coinvolte.
